Che l'estate fosse finita me ne ero accorto.
Difficile continuare a fare la stessa vita di prima.
Già il grigiore del tempo ti fa capire che "hey guy, the party is over".
Cmq non è del tempo che voglio parlare.
Il giorno del mio compleanno mi hanno regalato tre libri, una camicia decisamente troppo costosa per meritarmela e un paio di boxer colorati che fan sempre comodo.
Vorrei concentrarmi su un libro in particolare.
Fino a qualche tempo fa ero un lettore accanito di thriller. Perchè mi piacciono i racconti sulla crudeltà, sulla disperazione, sul dolore, insomma tutto ciò che racchiude il Nero. Non so come mai, ma il baratro esistenziale mi ha sempre affascinato.
Poi andando a vivere da solo ho perso enfasi, un po' perchè ho meno tempo e un po' perchè cincischio a in cose di casa.
Anyway.
Immaginate un amante del noir che straccia la carta regalo e dentro ci trova un libro che non fa parte, non solo dei suoi gusti, ma nemmeno del suo mondo.
Il libro in questione è
Bianca come il latte e rossa come il sangue.
Guardo la Miki che me l'ha regalato.
"Leggilo, vedrai".
Ero molto titubante. Anzi no, non ero titubante, ero diffidente.
Leggo solo la prima frase del riassunto e vedo che parla di un sedicenne: "oddio che roba è??" penso.
Come posso leggere un libro dove il protagonista ha esattamente la
metà dei miei anni? E' impossibile!
Vabbè. Fidiamoci.
Il primo fine settimana di grigiore, ho provato a tingere le mie giornate di
bianco e rosso.
E mi ha emozionato.
Io non pensavo, non credevo e (sarò sincero) nemmeno volevo avere quel tipo di reazione con quel tipo di libro, eppure...
Come sempre bastano parole semplici per farti capire cose importanti. E' una lezione che non imparerò mai.
Vi dirò che mi sono vergognato con me stesso.
Ma mi ha fatto bene, mi ci voleva ritrovare emozioni diverse rispetto la bagordia dell'estate.
Ho offerto un aperitivo alla Miki.
E me la sono pure abbracciata!
Felice che la mia stupida diffidenza si sia sbagliata.